TURISMO ESPERIENZALE. TOUR TRA I BIRRIFICI ITALIANI.
In Italia siamo abituati alla strade del vino. Un fenomeno attuale, che testimonia l’interesse dei viaggiatori, è il turismo enogastronomico, che solo in Italia ha sviluppato un giro d’affari di circa 6 miliardi nel 2019.
Quando si parla di birra il nostro pensiero corre immediatamente a Monaco di Baviera, dove ogni anno si celebra la festa della birra con la famosa ‘Oktoberfest’.
La birra è sempre molto apprezzata, in particolare modo quella di produzione artigianale, dai turisti enogastronomici ma, troppe volte, ingiustamente sottovalutata nell’Italia considerata patria di vini.
Di recente i birrifici artigianali stanno trovano interesse tra i tanti turisti, anche stranieri.
Il patrimonio brassicolo vanta ben 674 siti produttivi, di cui 529 microbirrifici e 145 Brew pub (report Assobirra, 2016). Un patrimonio di aziende con un enorme potenziale tutto ancora da esprimere per quello che riguarda l’offerta turistica in Italia.
Il turismo birraio è un settore in forte crescita e rappresenta un’importante risorsa non solo per il futuro della birra, ma anche per la promozione dei territori, soprattutto quello delle zone interne o dei piccoli centri.
Questo interesse per i birrifici artigianali è dovuta probabilmente al fatto che essi non utilizzano conservanti né additivi chimici, impiegando ingredienti selezionati e di prima scelta.
Il 06 luglio 2016 il Senato ha approvato il DDL S 1328-B (Disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione, competitività per l’agroalimentare); all’art. 35 è contenuta la “definizione di birra artigianale:
“ Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi”.
Al pari del vino, il rapporto che unisce birra artigianale e tradizioni gastronomiche italiane ha potenzialità inespresse che meritano di essere attenzionate.
La BeeRiver, la birra medicea a Pisa, che si svolge in autunno, abbina la pinta e le grandi specialità toscane (formaggi, salumi, carni, pesce, panificazioni, ecc.).
Nanumoru è anche la soluzione per vivere una vacanza in Sardegna all’insegna del mondo brassicolo, dell’antica tradizione culinaria e dei patrimoni dell’archeologia mondiale. Un turismo esperienziale con un itinerario unico al mondo per vivere una vacanza indimenticabile.
BeerCatania, dal 2015, è un’isola felice. Regina dell’evento la birra artigianale declinata in diverse ricette per le migliaia di ospiti presenti a ogni edizione. Un impegno quotidiano forte delle sinergie che grazie al BeerCatania vuole trasformare Catania nel capoluogo delle birre artigianali. Una vera e propria rassegna per il meridione dove tanti eventi di formazione si accostano alle tante birre.
Gli amanti della birra sanno che la birra può essere portata in tavola, al pari del vino, e associata a qualsiasi piatto. Non solo pizza e salsiccia, ma tanti altri piatti gourmet perché la bevanda ha una caratteristica legata al gusto (acido e amaro, dolce e salato), agli aromi, al grado alcolico (fino ai 16 gradi), alla corposità, al colore (bionda, scura o rossa), anche senza glutine.
Un abbinamento ben riuscito deve essere in grado innanzitutto di ripulire e rinnovare il successivo boccone e dar vita ad un piacevole e gradevole sensazione di percezioni olfattivo-gustative.
Allora è giunto il momento di mettersi in viaggio alla ricerca della pinta giusta da gustare.