Riaperto il bando per professioni turistiche, per accontentare chi?
Con atto di giunta del 7 giugno u.s. sono stati riaperti e modificati i termini del bando per l’esercizio delle professioni turistiche con relativa variazione di bilancio. Qualcuno avrebbe gioito altri meno soprattutto chi tiene al rispetto della legge, degli operatori ed utenti.
“Abbiamo voluto verificare con il nostro ufficio legale nazionale tutte le regole del bando e riteniamo che non rispetta in primis le direttive comunitarie, che seppur mal tollerate da alcuni vanno rispettate. Altra stranezza è riaprire adesso un bando chiuso da tempo, nonostante una sentenza del TAR Lazio che stabilisce la preminenza delle norme comunitarie e l’attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul medesimo tema”.– interviene Confedercontribuenti Turismo con il supporto del Resp. Naz. Ufficio Legislativo avv. Salvatore Vittorio.
Con quali criteri sono state decise le modalità di verifica visto la vacatio normativa?
Ci sarebbero tutti i presupposti per impugnare la riapertura del bando.
“Il turismo è una fonte di sviluppo economico per tanti settori del Paese ma ciò non autorizza a scappatoie per favorire qualcuno. A gran voce pretendiamo che il ministro Franceschini faccia il suo lavoro pensando seriamente allo sviluppo economico che può garantire il turismo e il suo indotto. Attendiamo di essere ascoltati e di essere presenti agli incontri ove sino a oggi sono stati invitati i soliti che annuiscono etichettandosi come “ambasciatori di cultura” o “garanti dei diritti dei lavoratori”. Urge stilare una legge uguale per tutte le regioni, con tempi certi, rispettosi della legislazione comunitaria tutelando sia operatori che utenti” – concludono da Confedercontribuenti Turismo.