Di Antonino Gulisano
L’annuncio dell’incarico a Draghi da parte del Presidente della Repubblica Mattarella ha alimentato le speranze dei mercati: lo spread è in forte calo. Ma l’euforia finanziaria sarà la stessa della politica?
Non stupisce che, appena il Prof. Draghi, ex banchiere, ha annunciato di aver accettato con riserva l’incarico, subito Piazza Affari abbia reagito con ottimismo, con uno sprint positivo che ha portato gli indici in rialzo e il differenziale tra i bond decennali italiani e tedeschi alla soglia di 105 punti. Nella giornata di ieri, lo spread si era fermato a 112.
Nonostante la crisi istituzionale e politica non abbia inferto gravi colpi allo spread del Belpaese finora, grazie al piano della BCE salvifico per il debito pubblico italiano, il momento è adesso cruciale per l’Italia. E l’effetto Mario Draghi, per essere confermato, ha bisogno del sostegno della politica. Ancora molto incerto. L’incarico a Draghi per formare un nuovo Governo andrà a buon fine? Questa è la domanda di maggiore rilievo negli ambienti finanziari e politici. L’annuncio della convocazione al Quirinale dell’ex governatore BCE, infatti, ha avuto subito effetti positivi: banche in rialzo a Piazza Affari e spread in evidente calo. La figura di Mario Draghi suscita indubbiamente fiducia, soprattutto all’estero, e potrebbe essere un catalizzatore di investimenti nel Paese in questa fase delicata e di incertezza, dove la credibilità e la solidità sono fondamentali per affrontare sfide enormi.
Tuttavia, l’euforia su Draghi potrebbe presto smorzarsi a causa delle reazioni politiche, niente affatto scontate verso un appoggio. Il Movimento 5 Stelle è già diviso e il centrodestra continua a parlare di elezioni anticipate, con il solo distinguo di Forza Italia, dopo che ieri Berlusconi è uscito allo scoperto annunciando il proprio sostegno al governo Draghi.
I partiti e i gruppi parlamentari rappresentati in Parlamento sono consapevoli delle tre emergenze sottolineate dal Presidente Mattarella, sanitaria, sociale, economica? Credo che il risultato negativo dell’esplorazione del Presidente della Camera Fico non è stato capito, l’Italia è su una nave in mare aperto nel bel mezzo di una burrasca e potrebbe infrangersi in un “iceberg” non individuato dal mercato e dalla stessa U.E.
Aver messo a nocchiero di questa nave un esperto capitano, poco può risolvere per riportare la nave sulla giusta rotta e fuori dalla burrasca, senza una ciurma e degli ufficiali di coperta di valore e pronti anche al sacrificio.
