ENIT: aperto al pubblico l’archivio storico del turismo italiano
Sarà visibile a tutti da oggi, 17 maggio, l’Archivio storico del turismo italiano. Enit apre al pubblico la prima parte digitalizzata del patrimonio culturale dell’Ente, con oltre 100mila, tra diapositive, manifesti, foto in aggiornamento continuo con una conclusione dei lavori prevista nel 2023.
Tra gli aspetti principali nel lavoro di riordino dell’archivio il recupero dei manifesti artistici, alcuni dei quali andati dispersi nel corso degli anni.
L’apertura al pubblico rappresenterà anche l’occasione per ricostruire la produzione cartellonistica dell’Agenzia e la costituzione di un archivio unico centralizzato per raccontare, a suo modo, la storia del Belpaese.
L’attività rientra nell’ambito del più ampio progetto di catalogazione, studio e valorizzazione del patrimonio culturale avviato dall’Ente Nazionale del Turismo nella ricorrenza dei cento anni dalla fondazione – 2019 – dell’Agenzia.
Il lavoro, un accurato censimento di tutte le opere che Enit commissionò e produsse a cavallo tra gli anni ’20 e i ’70, rappresenterà la mission dell’Ente: ovvero la promozione dell’Italia all’estero. Molti tra i manifesti storici commissionati negli anni ai diversi artisti sono già ‘fisicamente’ nella disponibilità dell’Enit alcuni altri invece finiti, nel corso del tempo, nei diversi canali di vendita del mercato privato.
Ad oggi l’archivio si compone di circa 20mila immagini digitalizzate tra manifesti, foto, diapositive, negativi, vetrini e editoria fino ad arrivare a un totale di 160mila. Al momento la digitalizzazione dell’archivio comprende le Regioni Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia e Umbria.
Per visualizzare un’opera sarà sufficiente una semplice ricerca nel sito web inserendo tipologia, autore o la datazione di interesse. L’archivio è il risultato di un progetto di innovazione digitale dove un catalogo storico dialoga direttamente con una piattaforma 3D. Questo permetterà ad Enit di avere uno spazio virtuale di proprietà dove poter organizzare e allestire mostre, attingendo direttamente dal proprio patrimonio culturale. Una vera immersione a 360 gradi con approfondimenti in audio guida, un utilizzo di materiali multimediali che interagiscono tra loro per celebrare il genio italiano e l’evoluzione sociale della Penisola influenzata dallo sviluppo turistico.
Tra le diverse opere presenti oltre agli storici manifesti, le foto con estratti dei lavori documentaristici cinematografici di Luciano Emmer commissionati da Enit al grande regista. Un vero e proprio racconto delle bellezze d’Italia attraverso uno storytelling dei sentimenti; oltre alle storiche campagne pubblicitarie firmate da alcuni dei migliori designer tra gli anni ’30,’40 e ’50.
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Fonte: beni culturali