La società, Sisal, che non avrebbe alcuna responsabilità in merito, si è vista costretta a emettere un comunicato per rassicurare gli utenti in merito al blocco simultaneo di tutti i pagamenti e delle transazioni. La gestione delle carte era affidata alla società tedesca Wirecard operante dal 1999 nel campo delle soluzioni per i pagamenti elettronici, la gestione dei rischi e l’emissione di carte di credito. Confedercontribuenti, chiede con immediatezza che Sisal, intervenga e metta a disposizione dei cittadini le somme depositate. Una concessionaria dello Stato, per molti servizi, non puo’ cadere nelle mani di truffatori stranieri. La cosa grave e’ che ad oggi assegnava anche un iban tedesco.
Lo scorso 18 giugno la società ha dovuto ammettere un ammanco nei propri bilanci pari a 1,9 miliardi di euro e questo ne ha subito provocato un crollo in Borsa dei suoi titoli, un crollo del 70%. Così il Bilancio 2019 non è stato certificato dal revisore dei conti e il ceo e fondatore Markus Braun si è dimesso per essere subito arrestato su richiesta della Procura di Monaco di Baviera e rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di 5 milioni di euro.
L’autorità di vigilanza bancaria inglese (FCA) ha bloccato preventivamente l’operatività di tutte le carte Wirecard a livello mondiale.
Adesso, dopo aver rapidamente stretto un accordo per la sostituzione di tutte le carte e il recupero delle somme con Banca 5 – Gruppo Intesa San Paolo, Sisal Pay sta inviando a tutti gli utenti una email per rassicurare sia sul fronte finanziario che operativo. La riportiamo qui integralmente
Pagamenti elettronici con la carta respinti, prelievi contanti bloccati e utenti infuriati, attaccati al telefono per contattare il servizio clienti, che però non risponde. Su facebook è stato perfino creato un gruppo ad hoc di persone che si definiscono truffate. SisalPay è finita nella bufera, per la società sono ore a dir poco frenetiche.
Le segnalazioni dei disservizi si sono susseguite a ritmo incessante sulla sua pagina facebook, commenti al vetriolo, nessuno che li modera, o meglio ancora, che risponde, tanto che, come detto, è nato anche il gruppo “Truffati da SisalPay”, al momento però conta appena qualche decina di iscrittI
La situazione SisalPay e Wirecard
La vicenda Wire cad sta tenendo sotto schiaffo perfino il Governo tedesco. In sintesi, Wirecard è la società al centro di uno scandalo gigantesco, si parla di un ammanco da due miliardi di dollari sfuggito niente meno che a Ernst&Young. La società di revisione, che da circa 10 anni cura la revisione dei bilanci di Wirecard, negli ultimi tre non avrebbe ricevuto estratti conto che permettessero di scoprire la frode fiscale messa in atto dai vertici di Wirecard.
Risultato, centinaia di migliaia di carte bloccate in tutto il mondo, dato che molte società, tra cui appunto SisalPay, si appoggiano alla fintech tedesca per l’emissione delle proprie. Per intenderci, ad aprile scorso il titolo Wirecard quotava 140 euro, oggi è praticamente sceso sotto i 2, col direttore operativo della società irreperibile, forse scappato nelle Filippine dove sarebbero depositati i soldi spariti. I Tedeschi ancora una volta truffano il mondo.