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Superlega: Camera, anche nel calcio ruolo cruciale magistratura

Di
Redazione
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24 Dicembre 2023

“Anche nel mondo del calcio, così come praticamente in tutti i settori della società e dell’economia, è la magistratura ad avere un ruolo cruciale nello scrivere le regole”. Lo sostiene l’avvocato Guido Camera, presidente di ‘Italiastatodidiritto’, associazione che raggruppa avvocati, docenti di materie giuridiche e professionisti che lavorano quotidianamente con il diritto, in un articolo pubblicato sul quotidiano online ‘La Voce dei Giornalisti’ sul tema della Superlega del calcio. “La sentenza della Corte di giustizia europea – spiega – ha scosso le fondamenta delle istituzioni calcistiche, sancendo che vanno garantite libera concorrenza e accettazione delle regole del mercato nell’organizzazione delle competizioni sportive, e nello sfruttamento di tutti i diritti patrimoniali che ci girano intorno. È indubbio che, con la loro decisione, i giudici del Lussemburgo abbiano attribuito valore preponderante alle componenti economiche del mondo del calcio, lasciando in secondo piano quelle sportive. Tanto è che FIFA e UEFA sono state equiparate, nella sostanza, a delle imprese economiche”.
Un comportamento che Camera giudica “un errore”. “Il pericolo – spiega – è che per garantire la libera concorrenza nello sfruttamento dei diritti commerciali relativi alle competizioni, si finisca a penalizzare il merito sportivo e la competitività agonistica”. “Dobbiamo arrenderci all’idea che sarà sempre di più il business a dettare le regole, a discapito del merito e della passione? Credo di no. Ma ciò sarà possibile solo se lo shock che viene dai giudici del Lussemburgo riuscirà ad essere trasformato in un passaggio di crescita. Un po’ come avviene con certe malattie: se si curano al meglio servono a creare salutari anticorpi. Il legislatore, e le istituzioni sportive, hanno gli strumenti per riuscirci”. “Grazie alla redistribuzione solidale dei proventi che vengono dallo sfruttamento commerciale delle grandi competizioni internazionali – conclude Guido Camera – si genera un effetto positivo per tutti, perché le squadre minori possono beneficiare di risorse per investire, soprattutto sul settore giovanile, aumentando il livello di competitività sportiva – e dunque dello spettacolo – dei campionati nazionali. In questa direzione, il ruolo delle istituzioni del mondo dello sport non può e non deve essere assimilato a quello di un’impresa commerciale, ma anzi va sostenuta e legittimata la loro funzione eminentemente sportiva e anche sociale”. (AGI)
RED/CAR