“I dati delle indagini sono uno strumento prezioso, la cui utilità può essere potenziata combinandoli con dati amministrativi e altri dati esterni, quando possibile. La cooperazione tra banche centrali, uffici statistici e altre istituzioni che raccolgono dati è preziosa”. Lo ha detto Luigi Federico Signorini, Direttore Generale della Banca d’Italia, intervenendo al convegno “Inflation, Inflation Expectations, and Policy: New Perspectives” organizzato congiuntamente dalla Banca d’Italia con il Suerf. “Le aspettative possono rendere l’inflazione più persistente o, peggio ancora, innescare spirali inflazionistiche che si auto-avverano”, ha aggiunto. “Il canale più ovvio di interazione – ha detto ancora – è il modo in cui le aspettative di inflazione influenzano la determinazione dei salari nominali e dei prezzi”. Ma Signorini ha citato una molteplicità di fattori con cui possono crearsi interazioni. “Un secondo canale riguarda i tassi di interesse reali”. E un terzo possibile canale di influenza è quello delle condizioni in cui si determina il potere di stabilire i prezzi delle imprese. “Tutti questi elementi mettono in rilievo l’importanza di una accurata raccolta e selezione dei dati”, ha concluso. (AGI)