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Donne è arrivato l’arrotino

Di
Redazione
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30 Agosto 2018

Di Rosanna La Malfa


Donne è arrivato l’arrotino.

Così sentenziava l’uomo che portava in giro per la città gli utensili da cucina. Perché le donne questo dovevano fare: cucinare pasti deliziosi, badare alla casa, renderla linda e perfetta, accogliente per l’uomo che tornava a casa da un lavoro stressante e importante.
Badate bene, lungi da me il dire che tale pratica fosse totalmente sbagliata: la famiglia monoreddito maschile è stata un must per anni. L’uomo lavorava fuori, la donna stava in casa.
Per carità, la donna mamma che badava solo ai figli, che li accudiva sempre presente, era una buona cosa.
Incessantemente attiva per gli altri, pazientemente attenta alle esigenze di tutti.
Un’eroina in carne ed ossa.
Ma per lei? Per i suoi bisogni?
Dopo anni di battaglie e di rivendicazioni, le cose oggi hanno in parte subito un mutamento.
Che sia evoluzione per molti o involuzione per altri, un dato incontrovertibile c’è: la Donna è cambiata, così come la percezione di sé.
Esiste la Donna che sceglie di lavorare, che ottiene successi, che si realizza.
Esiste la Donna che studia, che si forma ed informa, che ha una visione propria e personale dei grandi temi.
Esiste la Donna di business, intelligente, multitasking, agguerrita, che però non dimentica mai la Famiglia e la sua femminilità, che contribuisce fortemente al sistema economico.
Esiste una Donna consapevole, forte e saggia.
Questa è la nostra chiave di lettura: vogliamo che il sistema Italia tenga conto delle Donne.

Ci immaginiamo una situazione così in Confedercontribuenti Donne: un mondo aperto all’universo femminile, che desidera non l’uguaglianza ma la parità, che significa possibilità di scegliere, di esercitare diritti e doveri, in cui la Donna sia libera, ma con senso di responsabilità, che non può e non deve mancare, attraverso politiche, eventi, programmazione, meeting, incontri, workshop.



 

È utopia perché diventerebbe un mondo perfetto? Alla questione rispondiamo con una domanda sola: Perché no?

Sognatori o no, folli o no, siamo sulla strada giusta, impervia certo, ma eguale e legittima.



Special Thanks a Totó Calì per la vignetta realizzata per il Quotidiano dei Contribuenti

Fonte: Editoriali di Quotidiano dei Contribuenti
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