A giugno sale la fiducia dei consumatori scivola quella delle imprese
Per le famiglie raggiunto il migliore valore dal febbraio 2022. Per il secondo mese consecutivo arretra quella delle aziende. Bene le costruzioni.
di Enrico Netti
A giugno sale la fiducia dei consumatori mentre quella delle imprese vede una leggera flessione. Secondo le stime dell’Istat il dato dei consumatori passa a 108,6 dal precedente 105,1 e raggiunge il massimo dal febbraio 2022 grazie a un diffuso miglioramento delle variabili relative alla situazione economica generale. Per quanto riguarda la fiducia delle imprese l’indice composito cala a 108,3 dal 108,3 e raggiunge il livello più basso dallo scorso dicembre. Questo è il secondo mese consecutivo con una flessione della fiducia.
Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in miglioramento eccetto i giudizi sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale. I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti riflettono le variazioni registrate dalle singole variabili: il clima economico e il clima futuro aumentano decisamente rispettivamente da 119,8 a 127,6 e da 112,6 a 118,4. Il clima personale e quello corrente crescono in modo più contenuto passando, rispettivamente, da 100,1 a 102,2 e da 100 a 102. Con riferimento alle imprese invece tutti i comparti registrano una diminuzione dell’indice, ad eccezione di quello delle costruzioni. L’indice cala nel comparto manifatturiero da 101,2 a 100,3, nei servizi di mercato da 104 a 103,7 e nel commercio al dettaglio da 111,4 a 110,5. Nelle costruzioni l’indice sale da 159,4 a 162,5.
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura queste peggiorano tutte, mentre nelle costruzioni, al deterioramento dei giudizi sugli ordini si associa un deciso aumento delle attese sull’occupazione. Nei servizi di mercato le opinioni sugli ordini risultano in peggioramento e nel commercio al dettaglio i giudizi sulle vendite sono orientati al pessimismo. In relazione alle domande trimestrali sulle esportazioni rivolte alle imprese manifatturiere trimestralmente, si stima una diminuzione, per il terzo trimestre consecutivo, del numero di imprese che segnala ostacoli all’attività di esportazione: la percentuale passa dal 40,3% del primo trimestre 2023 al 34,7% del secondo.
FONTE: IL SOLE 24ORE
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Fonte: Da imprese per il turismo