Agnes Keleti, considerata una delle migliori atlete ebree di sempre, è morta all’età di 103 anni in Ungheria.
Era sopravvissuta all’Olocausto ed era la più anziana campionessa olimpica vivente, avendo vinto 10 medaglie nella ginnastica e dato che avrebbe compiuto 104 anni giovedì prossimo.
Nata Agnes Klein nel 1921, aveva visto la sua illustre carriera interrotta dalla Seconda guerra mondiale e dalla successiva cancellazione delle Olimpiadi del 1940 e del 1944. Costretta a lasciare la squadra di ginnastica nel 1941 per le leggi razziali, si nascose nella campagna ungherese dove sopravvisse all’Olocausto assumendo una falsa identità e lavorando come domestica. Sua madre e sua sorella sopravvissero alla guerra con l’aiuto del famoso diplomatico svedese Raoul Wallenberg, ma suo padre e altri parenti morirono ad Auschwitz.
Ripresi gli allenamenti dopo la guerra, Keleti era pronta a competere alle Olimpiadi di Londra del 1948, ma un infortunio all’ultimo minuto alla caviglia infranse le sue speranze. Quattro anni dopo fece il suo debutto ai Giochi di Helsinki del 1952 e a 31 anni vinse una medaglia d’oro un argento e due bronzi negli esercizi a corpo libero.
Nel 2017 ha ricevuto il Premio Israele – considerato il più alto riconoscimento culturale del Paese – oltre alla nomina ad “Atleta della Nazione” dell’Ungheria nel 2004. Ha continuato a eseguire spaccate complete sulle gambe fino ai 90 anni. (AGI)