Banca d’Italia, fa business con i debiti degli italiani. Fermiamola e nazionalizziamola.
di Carmelo Finocchiaro – Presidente Confedercontribuenti
Purtroppo Banca d’Italia è sempre di piu’ la banca delle banche, e non l’istituto centrale della Repubblica Italiana, super partes e garante degli interessi del nostro popolo. Questa è la triste considerazione che ci troviamo a fare. Ormai da anni l’Istituto Centrale, partecipa al 100% in società che attraverso gli NPL fanno utili e vessano gli italiani che non possono pagare. Con il Fondo di ricostituzione ha acquisito miliardi dei cosiddetti crediti deteriorati delle banche venete e delle altre fallite, scendendo in campo per recuperare, anche in maniera vessatoria, i beni immobili degli italiani. Lo fa attraverso la “Rev gestione crediti spa”, partecipata al 100% con un capitale sociale di 161 milioni di euro di capitale, società costituita negli stessi giorni della crisi delle banche Venete. La REV ha acquisito a meno del 18% i cosiddetti crediti deteriorati. Tutto questo è il frutto di una classe politica che ha consentito che l’istituto centrale diventasse di proprietà delle banche che da controllate sono diventate anche controllori. Una “vergogna nazionale”, che nessuna forza politica vuole risolvere. Ecco perchè questo è un altro tassello di quella rivoluzione civile che serve per cambiare un Paese ormai in mano ai poteri forti, siano essi i poteri finanziari, che quelli della peggiore illegalità.
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Fonte: Editoriali di Quotidiano dei Contribuenti
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