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Banche: Ft, titoli verso chiusura anno ai massimi da 2010

Di
Lucia Cutrona
|
30 Dicembre 2024

I titoli delle banche dell’Eurozona si avviano verso il massimo di fine anno da oltre un decennio dopo essersi scrollate di dosso i timori legati al calo dei tassi d’interesse. E’ quanto mette in rilievo un articolo del Financial Times.
L’indice Euro Stoxx Banks è sulla buona strada per chiudere l’anno sopra quota 142 per la prima volta dal 2010, dopo essere balzato di oltre un quinto nel 2024.
I profitti dei creditori europei sono stati incrementati negli ultimi tre anni dall’aumento dei tassi di interesse, sottolinea il quotidiano londinese. Ma anche se le banche centrali hanno iniziato a tagliare i tassi quest’anno, le preoccupazioni per l’eventuale pressione sui margini di interesse netti non hanno pesato sulle loro azioni.
“Le banche europee hanno registrato un altro anno straordinario”, afferma Andrew Stimpson, analista di Keefe, Bruyette & Woods. “Il mercato era più timoroso per l’effetto dei tassi di quanto non fosse necessario”.
La banca ad avere le migliori performance nell’area dell’euro è stata Unicredit, con un guadagno di oltre il 50%. Il mese scorso il gruppo guidato da Andrea Orcel ha fatto un’offerta sul Banco Bpm che è stata respinta, mentre ha raggiunto il 28% la sua quota in Commerzabank.
Anche Intesa Sanpaolo ha segnato un’impennata, oltre il 40%, mentre la tedesca Deutsche Bank ha visto le sue azioni salire di oltre il 30%. Tra i gruppi ad aver registrato i risultati peggiori è Bnp Paribas, con le azioni in calo di quasi l’8%.
L’aumento degli utili ha permesso ai creditori di restituire livelli record di capitale agli azionisti. Le banche europee hanno completato riacquisti di azioni proprie per circa 45 miliardi di euro nel 2024.
Gli istituti di credito europei si stanno rivolgendo sempre di più alle fusioni e acquisizioni, fa notare il Ft, per risparmiare sui costi e fare economia di scala, con i tassi destinati a scendere ulteriormente nel 2025 e le modeste prospettive di crescita per l’Europa.
Oltre al caso di Unicredit, c’è anche quello della spagnola Bbva, che aveva lanciato un’Opa ostile su Sabadell, attualmente bloccata dalle autorità di regolamentazione della concorrenza nazionali. (AGI)