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Banche: Patuelli, desertificazione? sostenere settori produttivi

Di
Lucia Cutrona
|
15 Ottobre 2024

“Per combattere l’uscita delle banche dalle località minori bisogna sostenere gli altri settori produttivi. Bisogna che siano sviluppate delle politiche da parte delle istituzioni europee e nazionali per favorire le attività economiche nelle località minori. Questo è il punto. Quando nei paesi chiudono i negozi, cala la popolazione, è difficile che possa essere la banca l’unico esercizio economico, o quasi, che rimane, soprattutto se cala la popolazione”. Così il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, a margine della giornata di studi “Luigi Einaudi – nella storia del Novecento” organizzata da Istituzione di Studi Firenze per l’Europa. “Non ci si può limitare – sottolinea Patuelli – a gridare alla desertificazione. Serve un’analisi più ampia e approfondita, studiare i flussi degli abitanti. Gli abitanti a Firenze nel 1964 sono 150mila in meno di oggi, per fare un esempio. Bisogna sostenere con politiche europee e nazionali le presenze di attività economiche nei luoghi cosiddetti disagiati, che sono quelli non servizi di grandi mezzi di trasporto. Le banche non sono mai le prime che chiudono, che tirano giù la saracinesca, sono normalmente tra le ultime. Ma se la chiudono gli altri è difficile che la tengano aperta solamente le banche”. (AGI)