Avvio in calo per l’euro, sceso ai minimi di quattro settimane, a causa della rinnovata incertezza politica dopo l’esito delle elezioni europee che ha visto un più ampio spostamento verso i partiti di destra e di estrema destra provocando anche alcuni terremoti politici. Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto un’elezione lampo a seguito della forte ascesa del partito National Rally di Marine Le Pen. La valuta comune è sotto pressione anche a causa della ripresa del dollaro, mentre i forti dati sull’occupazione negli Stati Uniti hanno spinto gli operatori a ridurre le aspettative di tagli dei tassi d’interesse statunitensi in vista della riunione della Federal Reserve di questa settimana. Nel frattempo, la scorsa settimana la Banca centrale europea ha effettuato il primo taglio dei tassi in cinque anni, ma ha adottato un approccio cauto nei confronti di ulteriori tagli. I funzionari hanno riconosciuto la persistenza di pressioni sui prezzi e hanno previsto che l’inflazione supererà gli obiettivi per tutto l’anno successivo.
La moneta unica passa di mano a 1,0749 dollari (-0,48%) e si indebolisce anche nei confronti dello yen a 168,92 (-0,24%). Il dollaro si rafforza nel cambio con la divisa giapponese a 157,16 (+0,26%). (AGI)