Roma, 19 maggio 2016 – “Se non coincide con uno slogan elettorale, l’annuncio del Premier Renzi su Equitalia, sarà la prova che quello che fino a qui abbiamo detto è stato giusto. Ma a Renzi chiediamo la controprova, che l’annuncio sia vero, ovvero che già al prossimo Consiglio dei Ministri vari un Condono sulle cartelle iscritte a ruolo, attraverso l’eliminazione delle sanzioni, degli interessi e di qualsiasi altro onere vessatorio per i contribuenti attuando un piano di rientro del debito che non ecceda il quinto del reddito personale o d’impresa” – dichiara il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che teme che l’annuncio del Premier, sia soltanto il tentativo di recuperare consensi in vista delle elezioni amministrative per poi accantonare la questione, come se non avesse detto nulla.
I contribuenti siano essi persone fisiche o imprese non possono più aspettare, alla luce di una nuova aggressione che sta mettendo in campo Equitalia, attraverso i pignoramenti presso terzi. In uno Stato civile, dove esiste una precisa normativa anti-usura, non si possono fare pagare le imposte iscritte a ruolo con tassi usurai.
“A Renzi diciamo pure, di riaprire i termini per la ripresa delle rateizzazioni decadute e fare una riforma concreta della riscossione, perché se resta in vigore il testo attuale, potremmo pure chiudere Equitalia, ma non cambieranno i problemi per gli italiani, che stremati da anni di crisi, non possono certamente avere uno Stato che attraverso i suoi Enti li perseguita senza tenere conto delle difficoltà, che vivono cittadini e imprese” – conclude Finocchiaro.