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Confedercontribuenti, contro gli errori clamorosi necessaria la responsabilità civile del personale

Di
Lucia Cutrona
|
2 Agosto 2024

La Confederazione chiede l’intervento del Ministero dell’Economia e della Direzione Centrale dell’AdE

Confedercontribuenti chiede l’intervento della Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’Economia e al Garante del Contribuente, per chiedere di porre fine ai continui “disservizi” che affliggono l’operato della sede di Catania dell’Agenzia delle Entrate. “Oltre alla responsabilità civile dei giudici, il governo dovrebbe introdurre anche quella del personale e dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate” commenta Carmelo Finocchiaro, presidente della Confederazione.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la vicenda di un Consorzio Edile che da circa un anno sta cercando di recuperare crediti del Superbonus per un valore di oltre 341mila euro. Il Consorzio ha anche alcune pendenze con il fisco, per un importo complessivo inferiore a 15mila euro, a causa delle quali l’Agenzia delle Entrate ha disposto un pignoramento presso terzi che ha completamente paralizzato l’attività imprenditoriale. Il Consorzio quindi ha chiesto di usufruire della rottamazione delle cartelle, e ha diligentemente versato le prime rate, l’Agenzia delle Entrate tuttavia – spiega Confedercontribuenti – non ha revocato le misure cautelari come avrebbe dovuto, prolungando l’agonia dell’attività. Il Consorzio ha ripetutamente sollecitato l’intervento dell’AdE, avvalendosi anche del supporto della Confederazione Nazionale delle Imprese e dei Contribuenti, ma al termine di un lungo scambio di PEC, si è vista respingere la pratica con una motivazione lapidaria, quanto incomprensibile: “non di competenza”.
“Ma se non a loro, a chi spetta la competenza?” commenta in modo retorico Finocchiaro. “Purtroppo quello di Catania non è un caso isolato. Ogni contribuente italiano potrebbe raccontare la disavventura che ha vissuto con l’Agenzia delle Entrate. E non possiamo bollarle come semplici sviste, sono vere e proprie malversazioni e azioni contra legem. La casistica è vastissima: si parte dal totale silenzio che dura mesi, per arrivare alle risposte che offendono la dignità delle imprese e dei cittadini, ai comportamenti che violano le norme costituzionali sui rapporti fra cittadini e Istituzioni, fino ai pignoramenti che non vengono annullati in maniera del tutto arbitraria. Purtroppo – conclude il Presidente di Confedercontribuenti, – l’Agenzia delle Entrate è sempre pronta a agire contro i contribuenti, ma non prende alcuna iniziativa, anzi sembra proteggere, i funzionari e i personale che compiono simili errori.

Ufficio Stampa Confedercontribuenti