Il ministro Pier Carlo Padoan in una intervista rilasciata a “Il Messaggero” ha dichiarato: «Più Iva e meno tasse sul lavoro…con uno scambio tra IVA e cuneo fiscale» molte le manifestazioni di dissenso tra le quali non è mancata quella di Confedercontribuenti e del suo presidente nazionale Carmelo Finocchiaro: – “Di fronte a una crescita economica ancora traballante, l’eventuale aumento dell’IVA avrebbe effetti negativi sia sui consumi interni che su tutta l’economia, penalizzando come sempre i più deboli ovvero le famiglie meno abbienti“.
L’Italia è il Paese dell’area euro ad avere l’aliquota ordinaria IVA più elevata infatti in Spagna è al 21, in Francia al 20 e in Germania al 19.
Le motivazioni addotte dal ministro a sostegno della scellerata manovra non convincono il presidente Finocchiaro: – “L’aumento dell’IVA vuol dire necessariamente aumento dei prezzi che metterà a freno la crescita già lenta. Le aziende vedranno diminuire gli acquisti, aumentare le spese di gestione e dei materiali produttivi, portandole a non investire e fermando il lavoro. Secondo noi è opportuno abbassare gli oneri sul lavoro a carico delle aziende italiane facendole diventare competitive rispetto a quelle europee . E’ necessario che i nostri euro rappresentanti facciano valere i diritti dei contribuenti italiani opponendosi realmente ai vincoli tecnocratici imposti”.
Confedercontribuenti conferma pertanto la sua linea dura battendosi su tutti i fronti per contrastare l’aumento dell’IVA che non pregiudica la diminuzione del cuneo fiscale.