Negata la possibilità di presentare la domanda di moratoria per mutui «prima casa» ai piccoli imprenditori, artigiani e commercianti. La lettura del ministero dell’economia e delle finanze, infatti, non risulta aderente alle disposizioni introdotte dal decreto «Cura Italia», anche per quanto chiarito nella relazione di accompagnamento. Gravissima la decisione del MEF, che se confermata merita una protesta dura. A dichiaralo il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro.
Questo è quanto si deduce dalla lettura del modulo licenziato e disponibile sul sito del Ministero dell’economia e delle finanze (http://www.mef.gov.it/inevidenza/Pubblicato-il-nuovo-modulo-per-accedere-al-Fondo-per-la-sospensione-dei-mutui-sulla-prima-casa/ ).
Infatti, riguardo al «Lavoratore autonomo» e «libero professionista», il dicastero precisa che «per lavoratore autonomo si intende il soggetto la cui attività è ricompresa nell’ambito dell’art. 1 della legge 22 maggio 2017, n. 81 (attività non imprenditoriali. Sono pertanto escluse le imprese e le ditte individuali); per libero professionista si intende il professionista iscritto agli ordini professionali e quello aderente alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge n. 4 del 2013».