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Contro le avversità del presente. IL CORAGGIO DI LOTTARE

Di
Redazione
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1 Novembre 2020

Contro le avversità del presente. IL CORAGGIO DI LOTTARE

Di Antonello Longo
Proprio quando i rilevamenti ISTAT hanno verificato un rimbalzo dell’economia italiana negli scorsi mesi di luglio, agosto e settembre, di ben il 16,1 % del PIL (contro il 13% previsto dal Mef nel documento programmatico di bilancio), ed anche una piccola ripresa occupazionale, ad ottobre, come una doccia gelata, la pandemia di COVID 19 ha ripreso a galoppare, avviando una seconda ondata di contagi che rende complicato il presente e fosco l’avvenire.
Le nuove misure restrittive adottate, come le altre che sembrano ormai inevitabili, certamente avranno effetti devastanti sull’economia nell’ultimo trimestre dell’anno.
Il Nadef (nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) presentato dal Mef contiene una previsione di crescita del PIL, per l’anno prossimo, del 6%, ma sarà difficile, se non impossibile, tenere fede a un simile pronostico. Tanto il ministro dell’economia, Gualtieri, che il presidente della Banca d’Italia, Visco, non hanno nascosto, nelle dichiarazioni rese in questi giorni, le preoccupazioni per un 2021 più che problematico per l’economia italiana.
Insomma, i danni della crisi epidemica si prospettano ancora peggiori di quelli già prodotti dalla crisi finanziaria iniziata nel 2008 e i cui effetti il nostro Paese non aveva ancora superato nel momento in cui cominciava la prima ondata dei contagi.
Salvare la vita delle imprese, il lavoro e la produzione che generano il gettito nelle casse dello Stato è oggi l’imperativo categorico che investe istituzioni, politica, sistema bancario, nella dimensione europea ed in quella nazionale.
Il residuo ottimismo è legato alla continuazione, da parte dei governi italiano ed europeo, di una politica espansiva, socialmente ed ecologicamente sostenibile, anche oltre la più stretta fase emergenziale.
Per il momento chi soffre di più sono i gestori di bar e i ristoratori, cui nei mesi scorsi sono costati migliaia di euro gli adattamenti dei loro locali per metterli a norma con le misure contro i contagi ma che oggi si vedono costretti a sospendere di nuovo l’attività. Soffrono i professionisti e quanti lavorano nel mondo dello spettacolo, degli eventi, del turismo.
E il nuovo possibile, probabile, lockdown, totale o parziale, locale o nazionale, è destinato a colpire duramente il mondo della scuola, con alcune regioni che hanno già disposto la didattica a distanza per il 100% delle classi, malgrado che il governo centrale abbia, fin qui, indicato la misura del 75% per i soli istituti superiori.
Tuttavia è nei momenti di crisi che si comincia a costruire un futuro diverso. Gli italiani sono un popolo resiliente, bravo non solo nell’arte di arrangiarsi ma anche nella capacità di resistere alle avversità, di trasformare la crisi in nuove opportunità. Su questo, più che sulla capacità dei governanti, fonda la nostra speranza.
“Prendi il coraggio – diceva il Mahatma Gandhi  – mettilo nell’animo di chi non sa lottare”: è ciò che si propone la Confedercontribuenti.

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Fonte: Dal Quotidiano dei contribuenti
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