Dal 1998, anno di attivazione della Dop Grana Padano, al 2023, l’incremento della produzione è stato del 66,87%, del 46,11% negli ultimi 20 anni e del 4,84% rispetto al 2022. E’ quanto reso noto in occasione dell’Assemblea generale del Consorzio di Tutela, “che ha tracciato un bilancio positivo per il 2023”. L’assemblea si è svolta al Centro Fiere di Montichiari (Brescia).Ripartita su base territoriale e comprendendo tutte le strutture produttive, la provincia di Mantova con 27 caseifici risulta- informa una nota- il territorio più produttivo con 1.656.325 forme pari al 30,36% della produzione (29,8% nel 2022). Seguita da Brescia, con 1.255.020 forme lavorate in 29 aziende, e Cremona, con 946.156 forme uscite dai suoi 9 caseifici, che hanno quindi- è sottolineato- la media produttiva più alta nel consorzio con più di 105mila forme lavorate.Con il report economico emerge inoltre che nell’anno 2023, riguardo alle vendite di Grana Padano Dop Italia. la categoria “Formaggi duri tipici italiani” ha sviluppato in Italia un trend a volume positivo pari al +4,8% rispetto al 2022. Con una quota di 45,2% a Volume, il Grana Padano- segnala il consorzio- si conferma leader della categoria insieme al Trentingrana, mostrando una performance stabile a Volume (+0,4%) a fronte di una crescita a valore del +8,8% legata al protrarsi della fase inflattiva nel corso dell’anno. Il prezzo medio del Grana Padano Dop ha registrato una crescita del +8,9%, arrivando ad un prezzo medio di 14,68 €/kg. Elaborando i dati pubblicati da Istat sull’export dei formaggi, emerge che nel 2023 le esportazioni di Grana Padano Dop raggiungono complessivamente 2.482.891 forme, in crescita del 6,55%.