I 75 anni dell’Unesco per tutelare Il patrimonio culturale del mondo
di Antonello Longo
Ricorre oggi, 16 novembre, il 75° anniversario della fondazione dell’Unesco, l’agenzia dell’ONU per per l’educazione, la scienza e la cultura.
Compito dell’organizzazione, concepita e varata nel pieno della seconda guerra mondiale, come dice il documento istitutivo, è «contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza stringendo, attraverso l’educazione, la scienza e la cultura, la collaborazione fra le nazioni, con lo scopo di assicurare il rispetto universale della legge, dei diritti dell’uomo, delle libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione».
L’Unesco è impegnata in un’opera costante di diffusione della cultura per favorire la libera circolazione delle idee.
Molteplici sono le iniziative culturali e scientifiche promosse dall’agenzia, che ha sede a Parigi. Fra le sue attività più note c’è la selezione dei beni da salvaguardare e considerare intangibili in quanto patrimonio dell’umanità. Nei suoi 75 anni di vita l’Unesco ha riconosciuto 1.121 siti in 167 Paesi del mondo, il record dei luoghi che hanno ottenuto questo prestigioso e importante riconoscimento spetta all’Italia e la Cina, con 55 siti.
L’agenzia assicura uno scudo protettivo per salvaguardare i beni culturali che sono minacciati di distruzione nei numerosi conflitti armati accesi nel mondo.
Nel campo della conoscenza e della diffusione del patrimonio artistico e culturale l’Unesco interviene anche pubblicando i suoi famosi cataloghi, che riproducono i più grandi capolavori della pittura e gli album illustrativi delle opere d’arte di tutto il mondo.
Finanzia borse e soggiorni di studio e promuove lo scambio di informazioni scientifiche, di studiosi e ricercatori e tra i paesi membri dell’ONU, sostenendo finanziariamente numerosi organismi scientifici e anche studiosi per le loro ricerche.
Tutto questo fa dell’agenzia un centro propulsore per lo sviluppo e lo scambio di conoscenze fra gli scienziati di tutto il mondo. Ma non è tutto, infatti si occupa anche della salvaguardia della proprietà intellettuale delle opere dell’ingegno
Una serie di attività concrete vengono svolte dall’Unesco in tema di diritti dell’uomo, affrontando i problemi dell’educazione, soprattutto femminile nelle aree più arretrate, della condizione giovanile e delle migrazioni dalle regioni più povere della Terra verso i paesi più sviluppati. In questo campo sono da segnalare, in particolare, le campagne contro il razzismo e tutte le forme di discriminazione.
Ad istituzioni così meritorie non si può che augurare lunga vita.
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Fonte: Da QdC per il turismo