La minimum tax sulle imprese multinazionali sbarca nella delega fiscale. Nuovo tentativo di semplificare il versamento dell’Imu attraverso bollettini e modelli precompilati, dopo circa dieci anni in cui l’ipotesi è rimasta solo una buona intenzione verso i contribuenti. Stop alla vendita di sigarette elettroniche a distanza e della nicotina da masticare. Guardia di Finanza coinvolta nella definizione dei piani di controllo per il contrasto al gioco illegale. I voti in commissione Finanze della Camera sulla delega fiscale sono andati avanti anche ieri e si punta a chiudere la partita già nella giornata di oggi. C’è già una data fissata dalla conferenza dei capigruppo per l’approdo del testo in Aula: lunedì 10 giugno. Dopo il primo ok, sarà il Senato ad aprire il dossier sulle modifiche a partire dall’articolo 14, tanto per intenderci si tratta di tutta la parte relativa ad accertamento, contenzioso e riscossione.
Ma prima di guardare alle prossime settimane, ci saranno alcuni scogli da superare nell’immediato. A partire dal via libera ai correttivi relativi alla flat tax sulle tredicesime (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) e alla rateizzazione degli acconti di novembre delle partite Iva, rimasti per ora tra gli accantonati. Anche se a tenere banco è stata la ricerca di una quadra sulla modifica per il superamento del superbollo auto. Nella versione riformulata rispetto alla prima versione si puntava a un più ampio ridisegno della tassazione sulle tasse auto «senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica», ma senza un esplicito riferimento all’abolizione del superbollo. Lega e Fratelli d’Italia (con in prima fila ad Andrea de Bertoldi) sperano di portare al voto in commissione un testo che comunque abbia un riferimento più mirato, dopo il vaglio della Ragioneria. In ogni caso il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha voluto rassicurare la maggioranza: «Qui siamo nella delega, poi ci saranno i decreti legislativi, per entrare nello specifico» ma «non aumenterà la tassazione sull’auto».
Intanto la riforma del fisco fa spazio alla global minimum tax. Con l’emendamento voluto dal Governo si mettono le basi per recepire il livello minimo di tassazione da applicare alle multinazionali in linea con le regole Ocse e allo stesso tempo per delineare il regime sanzionatorio per chi si sottrae agli adempimenti. Un’introduzione necessaria per cercare di accelerare poi nell’attuazione già nella prossima legge di Bilancio per centrare l’appuntamento dell’entrata in vigore dal 1° gennaio 2024.
Come anticipato, poi, la delega diventa il nuovo palcoscenico per provare ad arrivare a una semplificazione per i contribuenti. L’emendamento approvato intende «prevedere il passaggio graduale dell’Imu da imposta autoliquidata a imposta calcolata dal Comune e trasmessa al cittadino», spiegano in una nota i deputati leghisti Alberto Bagnai, Laura Cavandoli, Giulio Centemero e Alberto Gusmeroli. Più in generale c’è una spinta al superamento dell’autoliquidazione (cioè del calcolo fai da te, che il contribuente si sobbarca con il rischio di errori e conseguenti sanzioni) sulle imposte indirette, fermo restando il principio dell’autoliquidazione per imposta sulle successioni e di registro.
Via libera anche all’emendamento che mira a prevedere il divieto di vendita a distanza, transfrontaliera o con approvvigionamento transfrontaliero, ai consumatori che acquistano nel territorio italiano le sigarette elettroniche e i sacchetti di nicotina masticabile. Mentre sul fronte del contrasto al gioco illegale ok al coinvolgimento della Guardia di Finanza nel piano di controllo.
FONTE: IL SOLE 24 ORE