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Incentivo tecnici Pa, pronto il decreto Mef

Di
Redazione
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31 Agosto 2023

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Economia (n. 116/2023) che disciplina, come da prassi, le regole per la ripartizione dell’incentivo per le funzioni tecniche, in base all’articolo 113 del vecchio Codice appalti (Dlgs n. 50/2016).

Il fondo è costituito da un importo pari alla percentuale massima del 2% dell’importo posto a base di gara o a base del contratto, per ciascun lavoro, servizio o fornitura, al netto dell’Iva. La percentuale scende all’aumentare del valore dei contratti: oltre i 20 milioni si arriva all’1 per cento nei contratti di lavori. In caso di ricorso a perizie di varianti in corso d’opera, la quota percentuale da destinare al fondo per ciascun appalto sarà calcolata sul nuovo importo lordo di perizia. Le varianti che si sono rese necessarie a causa di errori od omissioni di progettazione e che hanno comportato un aumento del costo iniziale dell’appalto non concorrono ad alimentare il fondo.

Destinatari dell’incentivo per le funzioni tecniche sono i dipendenti che svolgono le diverse attività legate all’appalto: dalla progettazione al collaudo, passando per direzione lavori e attività di programmazione degli appalti. Al riparto partecipano anche i collaboratori ai quali è stato conferito l’incarico dal dirigente competente per la procedura di affidamento «con provvedimento espresso». Nei casi in cui al medesimo dipendente vengano assegnate più funzioni, le quote dell’incentivo sono cumulabili tra loro.

Gli incentivi complessivamente corrisposti in un anno al singolo dipendente, anche da altre amministrazioni, non possono superare l’importo del 50% del suo trattamento economico complessivo annuo lordo, previsto per la qualifica e fascia economica rivestita.

FONTE: IL SOLE 24 ORE