Le stelle dell’NHL inserite nella Nazionale italiana maschile ai Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026? Un sogno impensabile che, invece, potrebbe diventare realtà. La notizia va presa doverosamente con le pinze e spiegata. Se quanto trapela da ambienti sia della federazione internazionale di hockey (IIHF) che soprattutto del sindacato dei giocatori della prestigiosa lega professionistica (NHLPA), per l’Italia dello sport si tratterebbe di un fatto storico, unico, mai esistito in precedenza. Tra NHL (National Hockey League) e IIHF sono in corso gli ultimi dettagli per ufficializzare definitivamente la presenza delle stelle internazionali del campionato professionistico nordamericano al torneo olimpico di Milano Cortina. Ovviamente un graditissimo ritorno dopo due edizioni di essenza. Dopo Sochi 2014, niente giocatori NHL a PyeongChang 2018 e Pechino 2022. Come apprende l’AGI da fonti dell’hockey mondiale, ma anche italiano, il prossimo futuro potrebbe regalare importanti novità. Infatti, ci sarebbe una proposta/progetto che porterebbe all’inserimento nella squadra italiana dei Giochi del 2026 di giocatori che militano nella NHL con antenati italiani. C’è, però, da capire se è possibile aggirare o modificare la regola dei 16 mesi, ovvero il periodo minimo di permanenza di un giocatore straniero nel Paese dove intende ottenere la cittadinanza. Una clausola non proprio facile da cancellare. “Abbiamo sentito questa notizia ma ufficialmente non abbiamo ricevuto richieste né da IIHF né dal sindacato dei giocatori NHLPA – dice all’AGI il responsabile delle Nazionali italiane di hockey su ghiaccio, Stefan Zisser –. Certo sarebbe fantastico anche se noi abbiamo avviato un progetto finalizzato ai Giochi con i giocatori italiani. Ricordo che ci sono due regole, 16 mesi di permanenza in una squadra italiana e 48 mesi (4 anni) per un giocatore straniero, seppur con passaporto italiano, che nel corso della sua carriera abbia giocato almeno una volta con una nazionale non italiana. Non abbiamo ricevuto richieste da singoli giocatori e non sappiamo chi degli NHL abbia effettivamente il passaporto italiano. Sicuramente nel campionato professionistico nordamericano ci sono diversi giocatori con cognome italiano e nonni o bisnonni di origini italiane. Le deroghe sono possibili, ma tutto dipenderà tra NHLPA, IIHF e Comitato Olimpico Internazionale”. Infine, Zisser fa una constatazione personale, “secondo me, considerando che nel febbraio 2025 ci sarà un torneo con le quattro Nazioni più forti (Svezia, Finlandia, Canada e Stati Uniti) dove l’ossatura del roster sarà probabilmente quella di Giochi di Milano Cortina, più di qualche bravo giocatore americano o canadese pur di partecipare ai Giochi avrà fatto ‘pressione’ affinché possa prendere parte al torneo olimpico, ripeto è una mia impressione”. In pieno svolgimento le qualificazioni femminili – le tre Nazioni che mancano saranno definite nel torneo di qualificazione di febbraio –, già certe le 12 squadre del torneo maschile anche se sulla Russia/squadra olimpica russa la federazione mondiale si esprimerà nei prossimi mesi. L’Italia disputerà la prima fase nel gruppo A con Canada, Svezia e Svizzera, tutte e tre potenze mondiali. L’Italia al femminile da due stagioni gode della presenza nel campionato nazionale di giocatrici americane e canadesi già con passaporto italiano o prossime a riceverlo. (AGI)