Sul crollo della riscossione dei ruoli affidati all’agente pubblico negli ultimi vent’anni denunciato dalla Corte dei conti la scorsa settimana, il governo è pronto a rispondere con la delega fiscale. E in particolare con l’articolo 16 del disegno di legge che, attesa del via libera della Camera atteso per la prossima settimana, sarà discusso al Senato nella seconda metà di luglio. A chiedere come il governo proverà ad arginare il fenomeno evidenziato dai giudici contabili (si veda «Il Sole 24 Ore» del 29 giugno), secondo cui il tasso annuo di riscossione è passato dal 33,8% del 2000 al 25% del 2022, è stato ieri Francesco Borrelli (Avs) con un question time in commissione Finanze alla Camera. La risposta è arrivata dalla sottosegretaria all’Economia Sandra Savino (Fi) che, dopo aver puntualizzato come l’attività di recupero di Ader non si esaurisce nel solo anno dell’affidamento del carico all’agente pubblico, ha ricordato che il governo con la delega punta a migliorare e semplificare l’intero sistema del recupero a mezzo ruolo. A partire dal passaggio di alcune attività oggi separate tra agenzia Entrate e agenzia Entrate-Riscossione.
La delega fiscale, inoltre, già prevede l’introduzione di principi che puntano a un progressivo superamento del ruolo e della cartella di pagamento per il recupero coattivo delle entrate affidate all’agente della riscossione così da consentirgli l’avvio immediato di azioni cautelari ed esecutive sulla base di atti notificati già direttamente dall’ente creditore. E questo, ha ricordato ancora la Savino, anche con l’estensione dell’accertamento esecutivo a tutte le entrate che oggi possono essere recuperate con ruolo.
Inoltre, per scongiurare il formarsi di ingenti somme da riscuotere ma incagliate nel magazzino della ex Equitalia si prevede l’introduzione di una pianificazione annuale da concordare con il Mef per consentire all’agente della riscossione di procedere al recupero di somme anche accorpando i crediti vantati per codice fiscale. Infine, sempre con la delega, si proverà a riscrivere le regole del discarico dei ruoli inesigibili o presunti tali, introducendo un meccanismo automatico una volta decorsi cinque anni da quello in cui il ruolo è stato affidato all’Agenzia. Saranno escluse solo le quote oggetto di definizione agevolata o per le quali sono in corso procedure esecutive o concorsuali, accordi di ristrutturazione o transazioni fiscali. Il tutto garantendo la salvaguardia del credito con l’immediato tentativo di notifica della cartella di pagamento non oltre il nono mese successivo a quello in cui il ruolo viene affidato ad Ader.
Intanto le opposizioni sono ancora in pressing per una proroga della rottamazione quater la cui adesione è scaduta il 30 giugno scorso. Con un altro question time targato Merola (Pd), questa volta l’attenzione del governo viene richiamata sui terremotati del centro Italia del 2016, per i quali la riscossione ordinaria è ripresa dal 1° luglio 2022. Una disparità di trattamento rispetto agli altri contribuenti, almeno secondo il Pd, che però la Savino respinge al mittente. A far fede, infatti, ai fini della rottamazione quater, non è tanto il fatto che le notifiche ai contribuenti colpiti dal sisma si siano concentrate dopo il 30 giugno 2022, è sempre la data in cui il ruolo è affidato all’agente della riscossione che, dunque, non impedisce l’adesione alla nuova definizione agevolata.
Fonte: Il sole 24 ore