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Musei:in Pinacoteca Salerno guida high tech e sensori microclima

Di
Lucia Cutrona
|
12 Marzo 2025

Tecnologia e innovazione entrano nella fruizione dei beni artistici con una guida, unica nel suo genere in Italia, che sfrutta realtà aumentata e virtuale, sensori per il microclima delle sale e tecnologia Beacon, che sta per Bluetooth low energy. L’occasione è offerta dal progetto ‘Smart Artwork’, cofinanziato dall’Ue nell’ambito dell’attività Next Generation Eu e dal ministero della Cultura e presentato oggi alla Pinacoteca provinciale di Salerno, sito che accoglie adesso il concentrato di innovazione.
Il progetto vede quale elemento caratterizzante una guida digitale per favorire la fruizione delle opere esposte con l’obiettivo di accompagnare il visitatore con tecnologie ultramoderne. Che consentono, dopo aver installato l’app (già disponibile per Android e in fase di approvazione su iOS e Google), a smartphone, tablet e altri dispositivi di eseguire azioni di fruizione digitale, come l’audio-presentazione sia in italiano che in inglese, semplicemente inquadrando l’opera.     “L’utente, recandosi in Pinacoteca, con una semplice applicazione o utilizzando il device in dotazione alla struttura – spiega Mario Petraglia della Rotospeed Multimedia, che ha realizzato lo Smart Artwork – si muove liberamente e, soffermandosi davanti a una tela o a una scultura, ascolta in automatico l’esaustiva spiegazione che riguarda l’opera. L’applicazione è sia in italiano che in inglese per permettere anche ai visitatori stranieri di conoscere e apprezzare al meglio il patrimonio artistico della Pinacoteca”. Altro elemento del progetto è la presenza di sensoristica poco invasiva per il monitoraggio e il controllo del microclima nelle sale espositive della Pinacoteca.
“I sistemi di monitoraggio – illustra Petraglia – analizzano in tempo reale gli inquinanti presenti nell’aria indoor e rilevano gli agenti e microrganismi aerodispersi potenzialmente dannosi per la salute delle opere esposte. Gli impianti di rilevazione installati in ogni stanza sono stati customizzati con un mix di nanotecnologie multiparametriche formate dai sensori laser per Pm10, Pm2,5, Pm1, sensore di Co2 a infrarossi, sensori elettrochimici per la misura della formaldeide, ozono, monossido di carbonio e NO2. Altro, ma non ultimo, elemento innovativo è il sistema Tag BLE che identifica la posizione”.
Realizzato, inoltre, un portale web (www.pinacotecaviva.it) dove sono riportate tutte le opere esposte, la rete dei sensori e le informazioni digitali.
Alla presentazione, oltre al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, al consigliere delegato alla Cultura Francesco Morra, alla soprintendente di Salerno-Avellino Raffaella Bonaudo, alla dirigente del servizio Reti e Sistemi culturali, Gioita Caiazzo, è intervenuto anche il docente di informatica all’Università di Salerno, Alberto Postiglione, il quale, con i giornalisti, sottolinea di aver verificato l’aspetto tecnologico “e devo dire che è elevatissimo, è un sito che non credo abbia pari in Italia”.
“L’Università di Milano – prosegue – ha verificato che soltanto il 4% dei musei ha strumenti che chiamiamo intelligenti per la loro gestione, ma fondamentalmente servono per le prenotazioni. Altri musei, come il Louvre, il Guggenheim, il Prado, hanno sistemi più o meno simili a questo qui. In Italia non credo che ce ne siano. La qualità e la quantità di tecnologia sono notevoli”. (AGI)