Al via la Rassegna “Io e il Jazz” al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, di cui Franco Maresco, su invito del presidente del Brass Group Ignazio Garsia, cura la direzione artistica. Grande la passione di Maresco – ‘padre’, insieme a Daniele Ciprì, di Cinico Tv e tanto altro – per il jazz, nata alla metà degli anni ’70 proprio durante i concerti al Brass Group, prima allo scantinato di Via Duca della Verdura e in seguito a Palazzo Butera, attualmente sede di un prestigioso museo internazionale, e poi ancora al Teatro Golden. Ed è lo stesso regista a parlare di questa sua iniziativa che comprende 11 incontri tra musica, cinema, televisione (“e altre divagazioni”, recita il sottotitolo). L’inaugurazione di Io e il Jazz è prevista il 26 novembre alle ore 21 con il film documentario Steve e il Duca, in prima visione assoluta per la Sicilia, dedicato a Duke Ellington nel cinquantenario della morte. A presentare il film con Franco Maresco e la partecipazione di Steve Lacy (morto nel 2004), sarà il regista Germano Maccioni. L’intera rassegna sarà arricchita dalla presenza di prestigiosi musicisti come Salvatore Bonafede al pianoforte, Vito Giordano alla tromba e al flicorno, Alessandro Presti alla cornetta e al contrabbasso, Nicola Giammarinaro al clarinetto, e Mauro Verrone al sax alto. Maresco, che ha alle spalle un gran numero di riconoscimenti come regista (un David di Donatello per “Belluscone – Una storia siciliana” e un premio speciale della critica alla Mostra di Venezia per “La Mafia non è più quella di una volta”, il film interpretato dalla grande fotografa Letizia Battaglia) parla dell’idea che guida questa rassegna, che conta tra i suoi appuntamenti anche quello dedicato al compleanno della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana, 50 di questi Brass! dove lo stesso Maresco e Ignazio Garsia (e Salvatore Bonafede) ripercorreranno, tra aneddoti ed evocativi momenti musicali, le tappe più significative di mezzo secolo di attività del Brass, oggi considerato tra i più importanti centri di diffusione e produzione della cultura jazz in Italia. Una istituzione che il regista considera un luogo elettivo rispetto a ciò che della propria ispirazione è legato alla musica. Introdurrà la serata Gigi Razete. “La prima volta che sono entrato al Brass Group di via Duca Della Verdura – ricorda Maresco – era il 1975. Mi pare che suonasse il chitarrista Irio De Paula in trio, e da lì in poi credo di avere visto centinaia e centinaia di concerti tutti scolpiti nella mia memoria: Chet Baker, Bill Evans, Philly Joe Jones, Oscar Peterson, Freddie Hubbard, Hank Jones, Art Blakey… In seguito, negli anni Ottanta, quando già era nata la coppia Ciprì e Maresco, ho filmato per molti anni buona parte dei grandi musicisti che il Brass portava in concerto a Palermo, per esempio Benny Golson, Tommy Flanagan, Michel Petrucciani, Frank Morgan, con il quale nacque una bella amicizia. Oggi questi filmati costituiscono una preziosissima testimonianza di ciò che il Brass Group ha fatto per il jazz a Palermo, una storia che di fatto è unica in Sicilia e che regge brillantemente il confronto con i più importanti jazz club italiani. Questa rassegna di 11 incontri che ho voluto chiamare “Io e il jazz” segna il mio ritorno, dopo cinque anni, sulla scena per raccontare le due grandi passioni della mia vita, il cinema e il jazz. Sono veramente contento di poterlo fare grazie all’ospitalità che mi ha voluto dare il mio vecchio e caro amico Ignazio Garsia”. (AGI)