Come le banche truffano i clienti con usura e anatocismo. Noi di Confedercontribuenti lottiamo da sempre questa piaga. Ci spieghi?
Le banche non nascono truffatrici ma come si suol dire l’occasione fa l’uomo ladro, quindi è la gestione dell’uomo che porta a compiere atti non sempre leciti, e questo purtroppo accade molto più spesso nelle banche che per natura dovrebbero avere carattere mutualistico come le popolari e le bcc.. L’usura, l’anatocismo e altri fenomeni correlati, quali l’addebito di spese e competenze non dovute, sono tipiche di una gestione dei peggiori imprenditori che vogliono trarre il massimo senza grandi sforzi, grandi responsabilità di valutazione in capo ai direttori di filiale. Sono passati con Basilea a carico di programmi e software per cui è stato premiato non il piccolo imprenditore ma le grandi aziende con un travaso di sangue che ora, noi di CONFEDERCONTRIBUENTI, cerchiamo di invertire.
Forse non tutti sanno che se un contratto bancario è usurato all’origine o successivamente, è invalido e l’unico importo dovuto alla banca è il capitale prestato (art. 1815 Codice civile). Spiegaci.
L’esame di un contratto bancario non è semplice e deve essere effettuato con attenzione solo da persone preparate. Infatti alcune clausole potrebbero rendere il contratto inutilizzabile ed invalidarlo. La clausola nulla rende nulla quella particolare pattuizione e il contratto potrebbe risultare gratuito. A volte però l’intero atto per sorte capitale ed interesse potrebbe risultare nullo nei confronti del sottoscrittore ed in caso di fideiussione nei confronti dei fideiussori, in rif. all’usura recenti arresti giurisdizionali hanno cercato di invalidare quella sopravvenuta tipica degli affidamenti di c/c, ma anche qui proprio le normative di Banca d’Italia, la buona fede contrattuale, le modifiche unilaterali ed altri piccoli cavilli possono aprire grandi invalidità a volte anche più pericolose della stessa semplice usura.
Il combinato disposto della Legge 108/96, del 1815 c.c., del 644 c.p. e Legge 3/2012 è stato emanato dal Legislatore per punire penalmente e civilmente il reato di usura ed in tutela della vittima consentendo la sua esdebitazione, ma anche qui occorre conoscere la materia e non avventurarsi.
L’Art. 644 Codice Penale cita:
Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 643 si fa dare o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, in corrispettivo di una prestazione di denaro o di altra utilità, interessi o altri vantaggi usurari, è punito con la reclusione da due a dieci anni e con la multa da euro 5.000 a euro 30.000.
Le pene per i fatti sono aumentate da un terzo alla metà:
- 1) se il colpevole ha agito nell’esercizio di una attività professionale, bancaria o di intermediazione finanziaria mobiliare.
E quindi i bancari e i banchieri vanno in carcere?
Purtroppo sono ancora pochi i casi in cui abbiamo assistito al rinvio a giudizio di esponenti bancari perché molto spesso non si ravvisa il dolo ovvero la volontà di voler compiere il reato, ma la casistica, le denunce e la tenacia della vittime di usura bancaria tentano in continuo di cambiare questo atteggiamento al perdono che in realtà è stato anche prima delle modifiche imposte dalla 108/96 e del 644c.p.. Basti pensare che prima il livello oggettivo dell’usura era discrezione del p.m. e basato sullo stato di bisogno, oggi la legge ha imposto un limite oggettivo dato dal Tasso Soglia ma ancora una volta non si capisce bene chi debba farlo rispettare ed in quale sede.
Purtroppo bisogna ammettere l’ignoranza di molti P.M. nel settore della matematica finanziaria e sempre più spesso assisto a perizie redatte da CT dei P.M. che rasentano il ridicolo ed il falso, VI È LA NECESSITÀ DI STABILIRE CHE IL PERITO DEVE FAR CONOSCERE LA VERITÀ , ma spesso il CT è CT in sede penale e delegato alla vendita in sede civile.
ANCHE QUI CONFEDERCONTRIBUENTI deve essere pronta a fare la sua parte denunciando tanto le false perizie quanto coloro (periti ed avvocati) che cambiano casacca a seconda del cliente che difendono affermano tesi ed ipotesi uguali od opposte a seconda se difendono una banca o un debitore.
Ci sono ormai moltissimi studi legali e associati che si occupano anche di queste problematiche, chiedendo talvolta delle parcelle proibitive per procedere a una perizia. Che fare?
Fidarsi di gente capace, diffidare di coloro che promettono risultati senza neanche spiegare i motivi di invalidità dei rapporti, facili risultati e promesse da marinaio
C’è anche l’altra faccia della medaglia: le false perizie. Ci spieghi?
Le false perizie redatte per chi e da chi? Se di false perizie si parla di quelle redatte da Società o commercialisti basate sulla somma dei tassi (corrispettivi e moratori) allora sono pericolose e conviene che nessuno convenga in giudizio, se invece di false perizie sono quelle, come innanzi detto, redatte dai CTU bisogna chiedere di convocare in giudizio il CT e chiedere in quale manuale di finanza ha pescato le formule di matematica applicate. A Bari vi è un CT che spesso scrive nelle perizie: “ A mio sommesso parere” come si ci trovassimo davanti ad un matematico come Pitagora o Newton! Peccato che le formule adottate rasentano il ridicolo come quelle che vedono quella famosa maggiorazione dei 2,1 p.p. dettata da una statistica di Banca di Italia, oppure un’altra che ricordo è l’affermazione di un CTU penale che dichiarava nei calcoli l’applicazione del tasso del 470 %, ma non ravvedeva il dolo perché secondo lui la banca non aveva concesso credito. Eppure le formule matematiche sono ben precise e se non vi è affidamento o scopertura quali Numeri ha utilizzato nelle formule?
La Direzione Nazionale di Confedercontribuenti sta preparando una campagna politica e informativa sull’argomento. Dialogare con gli organi legislativi, governativi e giudiziari sarebbe il successo. Non credi?
Tutto quello che viene fatto è utile alla comprensione del fenomeno ma le lotte devono interessare tutti senza distinzione di colore, la legge dell’usura è del ’96 e ancora si parla d interpretazione. Abbiamo valide leggi per il sovra indebitamento ma spesso viene scambiato per un fallimento ed i Giudici insistono nella vendita del bene quando la legge dice l’esatto contrario; procedure esecutive che durano 20 anni e più e non vengono chiuse alla 3^ asta; le vendite di immobili a prezzo vile solo per pagare le procedure e non i creditori, tutele disattese anche per la prima casa; modifiche assurde del governo precedente all’esecuzione in barba ai più elementari diritti. Questo deve assolutamente essere rappresentato ai nostri politici bianchi, rossi o verdi che siano.