L’Italia dell’atletica leggera vola alto verso le Olimpiadi di Parigi 2024. Ai Giochi gli Azzurri si presentano con numeri da record e soprattutto forti di un movimento di altissimo livello e sempre più in crescita. Il Campionato europeo di Roma è già storia. Sono già entrati nella storia i risultati degli azzurri, da capitan Gianmarco Tamberi, ‘Gimbo-spettacolo’, lo ‘showman’ come lo descrive la stampa estera, a Marcell Jacobs, altro ‘uomo-immagine’ e copertina della nostra atletica ma anche di quella mondiale. In mezzo ci sono tutti gli altri ori di Roma, Nadia Battocletti, Sara Fantini, Antonella Palmisano, Yeman Crippa, Leonardo Fabbri, Lorenzo Simonelli, i ragazzi della 4×100 e quella della mezza maratona. Sin dal numero delle convocazioni, 116 poi scese a 113 causa alcune defezioni, si era percepito che l’Italia dell’atletica all’Europeo al Foro Italico avrebbe fatto le cose in grande. Dall’oro alla prima gara, quello della Palmisano nella 20 chilometri di marcia, fino all’ultimo, quello della 4×100 maschile, l’apoteosi sotto gli occhi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che all’Olimpico ha concesso il bis. Insomma, una sei giorni storica e perfetta. L’Italia ha dominato il medagliere con 24 medaglie, 11 ori, 9 argenti e 4 bronzi, doppiando il precedente record di medaglie che risaliva a Spalato ’90 con dodici podi (5 ori). Per la prima volta in ventisei edizioni, al 1934, gli azzurri hanno festeggiato il primo posto nel medagliere (sono entrare 27 Nazioni) a conferma che il trionfo di dodici mesi fa nel Campionato europeo per Nazioni (ex Coppa Europa) non era arrivato per caso. Seconda la Francia che si è fermata a 16 podi (4 ori), terza la Gran Bretagna con 13 (4 ori) e che nel 2026 cercherà di rifarsi con gli interessi nell’edizione di casa, a Birmingham. Fino a Roma 2024 i migliori piazzamenti nel medagliere erano stati i quarti posti di Praga nel 1978 e, appunto, di Spalato nel 1990. C’è di più: l’Italia ha chiuso al primo posto la classifica a punti, a quota 232, mentre il miglior piazzamento era il terzo posto di due anni fa a Monaco di Baviera. Battuto anche il record di finalisti, a Roma sono stati 45. Ben tre le doppiette, quella nella marcia femminile con Palmisano e Valentina Trapletti, nella mezza maratona con Yeman Crippa e Pietro Riva, e nei 100 metri con Jacobs a precedere Chituru Ali. Una la ‘Regina’ dell’Europeo, Nadia Battocletti, doppio oro tra 5000 e 10.000 come fede Salvatore Antibo nel 1990.