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Risparmio: le proposte di Confedercontribuenti al Parlamento per tutelare i cittadini

Di
Redazione
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21 Dicembre 2015

Roma, 21 dicembre 2015 – “Occorre una nuova legge che difenda i piccoli risparmiatori ed i correntisti degli istituti di credito in crisi; i cittadini devono essere tutelati prima delle banche”. Ad intervenire è Carmelo Finocchiaro, Presidente della Confedercontribuenti.

“Non accettiamo che si continuino a fare leggi che salvano le banche e che proteggono il sistema creditizio sulla pelle dei cittadini. Quello che è accaduto in questi anni ormai è gravissimo ed è ormai evidentissimo, lo abbiamo capito tutti: le banche hanno creato titoli spazzatura, che hanno venduto e spesso costretto a comprare ai propri clienti, per creare propria liquidità. Così hanno piazzato sul mercato titoli che non valevano nulla, tacendo sui reali profili di rischio di questi titoli, e li hanno venduti a normali cittadini, non ad investitori professionali. Banca d’Italia non ha vigilato tempestivamente sull’andamento di queste banche, Consob non ha vigilato su questi titoli. Il mercato del piccolo risparmio è stato invaso da titoli che non avrebbero mai dovuto essere venduti ai comuni cittadini. Quando la situazione è divenuta insostenibile, il Governo è intervenuto salvando le banche e “dimenticandosi” dei piccoli risparmiatori, dei comuni cittadini”.

Prosegue Carmelo Finocchiaro “Ora bisogna cambiare passo, Confedercontribuenti, come fa ormai da anni, si batte al fianco delle vittime truffate, li assiste nelle richieste di danni, ma intende anche promuovere l’emanazione di una legge, eventualmente di iniziativa popolare, che preveda: 1) il divieto di vendita di titoli inadatti, azioni ed obbligazioni subordinate, presso la clientela retail (cioè i comuni cittadini); 2) l’istituzione di un Fondo di garanzia per le vittime del sistema bancario, garantita da Cassa Depositi e Prestiti; 3) Forme di risarcimento immediato e diretto a carico dei responsabili dell’emissione e vendita di titoli inadatti, anche con sequestri patrimoniali; 4) L’obbligo per banche ed intermediari creditizi di precisare con un prospetto semplice e sintetico il reale profilo di rischio dei titoli proposti in vendita, che non abbia gli incomprensibili tecnicismi del mifid, da aggiornare periodicamente; 5) La possibilità per il cliente di rivendere alla propria banca il titolo, se il profilo di rischio è peggiorato, al valore di acquisto originario e senza incorrere in penali; 6) La creazione di un’autorità arbitrale pubblica autonoma, cui fare gestire tutti i contenziosi in materia, con regole snelle e tempi di definizione dell’arbitrato di sei mesi; 7) Revisione delle norme sui controlli obbligatori di Banca d’Italia e Consob”.

“Questi sono solo alcuni dei principali punti che dovranno essere introdotti nel nostro sistema per avviare una vera forma di tutela delle vittime del sistema bancario. Confedercontribuenti si rivolge direttamente al Presidente della Repubblica ed alle Istituzioni Parlamentari affinchè sia immediatamente avviato il procedimento per la creazione di tali norme. Ma intende anche avviare la raccolta delle firme per una legge di iniziativa popolare che contenga tutti i punti indicati. Perché non accada mai più in Italia quello che sta accadendo con MPS, con Veneto Banca, con BancaEtruria Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, con le Banche Popolari. Perché nessuno in Italia sia gettato sul lastrico e spinto alla disperazione per il solo fatto di essersi fidato della propria banca e dello Stato, ed avere loro affidato i propri risparmi”.

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