“Con queste vittorie è più facile continuare e l’obiettivo adesso sono le Olimpiadi di Milano Cortina dove devo arrivare pronto in discesa libera e supergigante. Ho dimostrato che quando si sta bene, fisicamente e con l’assetto, si riescono a battere anche gli svizzeri che sembravano imbattibili”. Così all’AGI, Dominik Paris, il dominatore dell’ultima tappa di Coppa del mondo. ‘Domme’, come viene soprannominato lo sciatore azzurro, sulle nevi di Kvitfjell in Norvegia ha prima vinto venerdì scorso in discesa libera e ieri il supergigante. Una doppietta sensazionale per il velocista altoatesino già rientrato nella notte nella sua Val d’Ultimo imbiancata da una forte nevicata. “Appena finita la gara ci siamo cambiati, caricata tutta l’attrezzatura e siamo ripartiti – racconta Paris –. Qualche giorno di pausa e sabato si riparte per gli Stati Uniti per preparare le finali a Sun Valley su una pista a tutti sconosciuta ma dove posso anche puntare al podio finale del superG, dal secondo al quarto posto è tutto aperto”. Paris, 35 anni, in virtù della doppia vittoria è entrato di diritto nella storia dello sci alpino italiano: infatti, con 24 successi ha raggiunto la leggenda Gustav Thoeni nella speciale graduatoria dei plurivincitori che è sempre guidata da Alberto Tomba con 50. “Sentire questa cosa è un bell’onore, fa piacere, Gustav è il primo sciatore ad aver portato così tante vittorie allo sci italiano – afferma Paris, appuntato del Centro Sportivo Carabinieri ed allenato dall’ex azzurro Alberto Ghidoni –. Lui, però, ha vinto più di me tra Coppe del mondo generali e medaglie olimpiche. Adesso non voglio fermarmi, l’obiettivo è aggiungere altre vittorie”. Alla domanda perché la pista ‘Stelvio’ di Bormio (che sarà quella dei Giochi del prossimo anno) e la ‘OlympiaBakken’ di Kvitfjell si addicono alle sue caratteristiche, Domme all’AGI spiega, “quella norvegese è una pista dolce, devi capire dove c’è pendenza per sfruttare la velocità, e ci sono due passaggi chiave, la prima curva e poi la curva ‘Tommy Moe’ dove serve essere dolci, mentre la Stelvio è bella faticosa, devi essere cattivo, fino all’arrivo”. Tracciando un bilancio della stagione, Paris ammette, “anche se al Mondiale non conta arrivare quarto, è stato comunque un bel risultato dopo aver tribolato causa un problema di setup (materiali, ndr) che ho risolto solo dopo la gara di Bormio di fine dicembre con conseguente necessità di tempo per adattarmi”. Degli avversari, l’azzurro afferma, “la Svizzera ha una squadra forte e sono in tanti, ovvio che con i risultati che stanno facendo la loro fiducia cresce sempre di più e quella delle altre Nazioni è minore ma adesso credo di aver dimostrato che non sono imbattibili”. In attesa delle gare veloci femminili e di quelle tecniche maschili che si disputeranno nel fine settimane tra La Thuile e Hafjell, in quattro delle otto categorie sono stati ufficializzati i partecipanti alle finali di Coppa in programma a Sun Valley dal 20 al 27 marzo alle quali prendono parte i migliori 25 classificati della stagione, coloro che hanno superato i 500 punti in classifica generale e i campioni del mondo juniores delle rispettive specialità. Paris sarà al cancelletto sia della discesa che del supergigante. Doppia qualificazione anche per Mattia Casse ma la sua partecipazione dipenderà dal decorso dell’intervento chirurgico al gomito fratturato. In discesa ci sarà anche Florian Schieder mentre in superG anche Giovanni Franzoni e Christof Innerhofer. In gigante al via Federica Brignone, leader di Coppa del mondo e seconda a 20 punti nella classifica di specialità, Sofia Goggia e Giulia Collomb, campionessa mondiale juniores. Due le azzurre nella gara di slalom, Martina Peterlini e Lara Della Mea. (AGI)
