Sport, musica e buon vivere: il mix che dà appeal al Piemonte
L’andamento. Tra gennaio e maggio sono arrivati in regione oltre 2 milioni di visitatori: a crescere è soprattutto la quota degli stranieri che tocca il +37%. Da dicembre nuovo volo a Caselle per gli sciatori
È la ripresa del mercato dei turisti provenienti dai paesi esteri a trainare il turismo in Piemonte che nei mesi primaverili ha superato le soglie – di presente e arrivi – registrate nel 2019, agganciando così un driver di crescita che promette di far scalare alle località piemontesi la classifica delle aree maggiormente turistiche in Italia. E le premesse sono molto favorevoli anche i mesi estivi: per il primo week end di luglio appena trascorso, sulle piattaforme online (Online travel agency, Ota) che offrono circa il 40% delle camere disponibili in Piemonte, risultava prenotabile solo una camera su 4, percentuale che a Torino risultava al 40%.
Tra gennaio e maggio sono arrivati in Piemonte oltre 2 milioni di turisti – la metà dei quali tra aprile e maggio – con un aumento rispettivamente del 14 e dell’11% rispetto all’anno precedente. A crescere è soprattutto la quota di visitatori stranieri, aumentata del 37%. Il Piemonte dunque, considerando soprattutto i Laghi, il capoluogo e le Langhe, vede aumentare il suo appeal turistico e cresce ad un ritmo maggiore rispetto al trend dell’Italia. Con 5,5 milioni di turisti arrivati l’anno scorso, il Piemonte ha visto crescere le sue performance del 3,3% rispetto al periodo precedente al Covid e del 56% sul 2021 a fronte della media italiana che l’anno scorso è rimasta sotto la soglia del 2019, con un gap in percentuale pari all’8%.
L’assessore al Turismo Vittoria Poggio ha annunciato la nuova campagna di promozione del Piemonte sui canali televisivi, uno dei punti del piano più ampio che ha visto la Regione partecipare a fiere ed eventi internazionali, fare comunicazione sui social e spingere le aree del Piemonte come destinazioni ricercate e di qualità. Alla crescita dei numeri contribuisce anche l’aumento delle tratte in capo a Ryanair, nell’aeroporto di Caselle, con l’ultima iniziativa messa in campo: da dicembre sarà attivo un nuovo volo da Belfast dedicato agli sciatori. «Abbiamo fatto un lavoro di squadra – racconta l’assessore al Turismo Vittoria Poggi – focalizzando e promuovendo le eccellenze poco conosciute e puntando sui nuovi driver a cominciare dalla cultura, dai paesaggi, dal buon vivere, dal valore e dalla qualità del bere e del mangiare». Saranno poi l’Alto Piemonte e il Gran Monferrato – Acqui Terme, Casale Monferrato e Ovada, oltre a Ghemme e Gattinara – a prendere il testimone di Città Europea del Vino per l’anno 2024.
Per la varietà dell’offerta poi il Piemonte scommette su una forte destagionalizzazione e su una spinta verso i grandi eventi. Come hanno dimostrato i successi di Eurovision e delleNitto Atp Finals di Tennis, Torino fa dell’organizzazione un punto di forza e quest’anno ospiterà, dal 21 al 23 settembre, il World Tourism event al Teatro Carignano. Mentre a febbraio dell’anno prossimo sarà la volta, dal 7 al 9, della ventesima edizione di Connect – Route Development Forum, il meeting b2b dedicato all’aviazione commerciale che riunisce i rappresentanti delle compagnie aeree, degli aeroporti e degli enti turistici di tutta Europa.
I numeri elaborati dalla Regione confermano che è la Germania il primo mercato di provenienza estera dei turisti in visita in Piemonte, seguita da Svizzera, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi, che vedono incrementare arrivi e presenze di oltre il 20% per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Al sesto posto si consolidano gli Stati Uniti con un incremento di circa il 50%.
Buone le performance di tutti i prodotti turistici a cominciare dai Laghi, tradizionale destinazione turistica per visitatori stranieri, che ha registrato incrementi del 19% per gli arrivi e del 28% per le presenze. La montagna cresce del 5% per gli arrivi e dell’8% per le presenze, positiva anche la performance delle colline piemontesi, dove si registra un aumento del 9 e dell’11% per arrivi e presenze. Bene anche Torino, reduce da week end da tutto esaurito a Pasqua e a cavallo dei ponti: la città ha registrato incrementi del 17% degli arrivi mentre le presenze si sono leggermente contratte.
Dal 2018 al 2022, tra Langhe, Monferrato e Roero il territorio ha registrato un aumento progressivo delle strutture ricettive, passate da 1.500 a quasi 2.800 unità perlopiù grazie alla componente delle locazioni turistiche, schizzate da poco più di 400 a 1.285. Per un totale di oltre 27mila posti letto. La struttura alberghiera è rimasta di fatto identica nel corso degli anni, con l’extralberghiero cresciuto tra il 3 e il 5% e le locazioni turistiche aumentate intorno al 30%. Nel 2022, il territorio delle Langhe Monferrato Roero ha registrato 620mila arrivi e quasi un milione e 400mila pernottamenti, con una quota di visitatori stranieri superiore a quella italiana, rispettivamente al 57 e 43%. Sul 2021 la crescita è stata di oltre il 30% mentre rispetto al 2019 l’aumento è stato del 13% per gli arrivi e del 18% per le presenze.
FONTE: IL SOLE 24 ORE