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Vino: Consorzio con Veneto Agricoltura per tutela prosecco doc

Di
Lucia Cutrona
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14 Febbraio 2025

Venezia, Il Consorzio di Tutela del Prosecco doc e Veneto Agricoltura hanno lanciato un progetto sperimentale, denominato Ampelopros, volto a testare numerosi vitigni, sia già presenti nel panorama viticolo italiano che nuove varietà resistenti alle principali patologie della vite, in due areali nel territorio della denominazione.
Dopo la sperimentazione, in presenza di risultati che riescano ad assicurare, da un lato, l’identità e le peculiarità della denominazione e, dall’altro, un vantaggio in termini di sostenibilità per il territorio, la filiera produttiva, considerando i principi che stanno alla base del riconoscimento di una denominazione di origine, potrà valutare l’opportunità o meno di ampliare la base ampelografica del disciplinare di produzione.
“La nostra agenzia – spiega Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura – si inserisce nel progetto Ampelopros mettendo a disposizione un’esperienza pluriennale nell’ambito della sperimentazione vitivinicola ed enologica condotta su varietà resistenti alle malattie fungine (piwi) e vitigni autoctoni. In particolare, nelle aziende pilota di Veneto Agricoltura saranno messi a dimora vigneti sperimentali. Successivamente, con micro-vinificazioni e micro-spumantizzazioni, in blend, si intende identificare varietà di vite potenzialmente in grado di integrarsi con la base ampelografica prevista dal disciplinare della denominazione prosecco doc. Veneto Agricoltura avrà anche il ruolo di formazione di uno specifico gruppo di analisi sensoriale specializzato per la verifica della tipicità del Prosecco”.     “Questo accordo con Veneto Agricoltura rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione e la tutela della denominazione prosecco doc in un contesto di cambiamenti climatici – dice Giancarlo Guidolin, presidente del consorzio di tutela – la nostra missione è supportare il settore viticolo-enologico del prosecco con progetti che possano garantire competitività e sostenibilità. Un contesto internazionale come Wine Paris ha rappresentato l’occasione adatta per riaffermare l’impegno del Consorzio e di tutta la sua Filiera nel creare sinergie tra scienza e imprese a beneficio del territorio e delle comunità”.
Nella fiera di Parigi, infatti, sono state rilevate le prime impressioni per questa nuova campagna commerciale, sia per il mercato internazionale che per quello francese, che, dal 2018, sta crescendo ogni anno a doppia cifra.
“Gli imbottigliamenti di gennaio sono partiti con il segno positivo e, da quello che abbiamo potuto osservare, la Francia apprezza molto il nostro prodotto, in particolare per il suo profilo organolettico-sensoriale contraddistinto da freschezza e versatilità”, conclude Guidolin. (AGI)